Anche nel nostro villaggio tanzaniano di Pomerini, li dove la mia associazione ha la sua base logistica, si è svolto la nostra manifestazione per il Friday for Future. Di seguito il resoconto del nostro responsabile:
“Fridays for Future a partire dalla Svezia ha raggiunto moltissime città, venerdì fiumi di persone hanno manifestato contro i cambiamenti climatici. Pomerini non ha fatto eccezione, dando vita a Fridays for Future Tanzania.
Ci siamo incontrati a Tupo Pamoja, il nostro centro per l’infanzia (“siamo insieme” in lingua swahili). Non sarebbe stato possibile rappresentare meglio il futuro: c’erano i piccoletti di Tupo, quelli un pò più grandi della scuola materna, i bambini delle primarie e i ragazzi della secondarie, c’erano anche Thierry e Haruni nostri volontari e giovani universitari e poi noi collaboratori di Tulime, i maestri e i professori, un esperto di tutela dell’ambiente e il sindaco del villaggio.
Per quanto Pomerini non sia l’ombelico del mondo e il flusso di informazioni possa definirsi faticoso, vi sorprenderebbe sapere quanto la tematica della tutela dell’ambiente sia oggetto di discussioni e studi. Nelle scuole sono presenti gli Environment Clubs e fin dalle elementari si fanno lezioni dedicate a queste tematiche.
Per un ragazzo di 12 o 13 anni in Italia, o in generale in un qualsiasi Paese occidentale, è generalmente molto facile accedere a informazioni e conoscenze. Si siede davanti al pc (se non gli è permesso farlo da solo probabilmente avrà dei genitori disponibili a dargli una mano), cerca su google quello che gli interessa e in pochi minuti può, per esempio, scovare l’esistenza di un movimento globale come Fridays for Future.
A Pomerini ciò è semplicemente impossibile ma abbiamo trovato una splendida alternativa: parlarne e condividere informazioni.
Nessuno dei presenti a parte Thierry, già attivista ambientale in Svizzera, conosceva il movimento FFF, lo abbiamo spiegato brevemente mostrando qualche foto e raccontando di Greta; che tutto nascesse dall’impegno di una giovanissima ha subito catturato l’attenzione di tutti.
Abbiamo poi formato dei gruppi di discussione divisi per argomento, mescolando gli studenti dei vari livelli, i maestri e i collaboratori. Ogni gruppo ha analizzato un aspetto legato ai cambiamenti climatici e a conclusione i portavoce hanno avviato una discussione a partire dagli elementi emersi durante i focus groups.
E’ stato soprendente constatare che tutti erano non solo a conoscenza della tematica ma profondamente interessati e coinvolti.
Il sindaco che fino a quel momento era rimasto un pò in disparte è intervenuto spiegando ai presenti quanto fosse fiero dei giovani del villaggio, riuniti per una causa globale, dimostrandosi brillanti e coscienziosi.
Ha poi ammesso di non aver avuto informazioni precise sui cambiamenti climatici prima dell’inizio della mattinata ma che durante le discussioni era riuscito a individuare delle misure poste in essere dai governi locali volte a limitarne i danni. Ha raccontato agli studenti che negli anni sono stati molti e ripetuti i casi di taglio abusivo di alberi e che per far cessare questa pericolosa abitudine sono state previste multe elevate.
I rappresentanti delle primarie hanno chiuso la mattinata cantando delle canzoni di esortazione alla tutela dell’ambiente”.