Stefania ci scrive da Pomerini, il villaggio della Tanzania nel quale la mia associazione ha la sua base logistica. Ci racconta un piccola e bella storia. Una storia di “proprietà e dignità“, una storia che mi fa venire voglia di chiedermi, di chiederci: “e noi domani, da questa parte del mondo, dove saremo? Cosa faremo?”.
“Il 15 settembre sarà la giornata mondiale del clean up. Ieri 12 settembre Tulime ha organizzato la propria personalissima marcia ecologica. C’erano i piccoletti di Tupo Pamoja con le mamme, qualche papà e i fratelli maggiori; c’erano Ema, Fikiri e Hadija a rappresentare Be Able; c’erano i nostri volontari, gli artigiani e tutti i collaboratori, c’erano i bimbi e gli adolescenti di Smile to Africa. Ci siamo divisi in squadre e siamo partiti a caccia di spazzatura. Purtroppo non abbiamo dovuto faticare affatto. In questi cinque anni di Tanzania ho visto i rifiuti moltiplicarsi, invadere i campi di mais, incastrarsi fra i rami degli alberi, fare capolino tra i cespugli e sparpagliarsi praticamente dovunque. I nostri sacchi bianchi hanno iniziato presto a riempirsi di bottiglie di plastica, buste nere, vecchie infradito e così via. Il primo tratto di strada, quello dei tralicci per chi ha familiarità con i dintorni di casa Tulime, è stato ripulito abbastanza velocemente ma arrivati sulla strada principale il nostro colorato serpentone ecologico ha dovuto rallentare parecchio perchè i rifiuti erano davvero troppi. Le mamme, energiche e sorridenti, tenevano i sacchi sempre più pesanti, tutti gli altri si distribuivano ai bordi del sentiero, qualcuno dirigeva il traffico esortando i motociclisti a non sfrecciare come proiettili al loro solito. Camminando abbiamo suscitato curiosità, qualcuno si è unito a noi, qualcun’altro ci ha presi in giro ma a noi importava davvero poco. Siamo arrivati fino al centro del villaggio, nemmeno un kilometro di strada, abbiamo riempito 9 grossi sacchi di spazzatura. L’inquinamento, specialmente quello provocato dalla plastica, è un’emergenza anche nelle aree rurali più remote. Poco è stato fatto per sensibilizzare la popolazione e gettare i rifiuti ovunque è un’abitudine ben radicata. Noi a partire dalla camminata di ieri, ci impegneremo finché anche l’ultima bottiglietta di plastica sarà raccolta da terra! Abbiamo camminato per mano, divertendoci, sono nate amicizie nuove, ognuno ha dato il meglio di sé, sono state imparate cose ma soprattutto è stato mandato un messaggio forte dalla comunità alla comunità stessa: teniamo pulito Pomerini”!