Chiudo il penultimo verso mentre dalla finestra aperta giunge il profumo di una pioggia che non conobbi mai e che già amo. Il resto alla poesia.
Della pioggia di giugno
Della pioggia di giugno
non conosco l’odore,
del suo posto il sentiero,
del fluire le ore.
Non conosco il suo canto
nel mattino che avanza,
non conosco i suoi gesti,
non conosco la danza.
Della pioggia di giugno
non conosco il sapore
ché la lingua s’arrende
nel suo strano tepore.
Non conosco il suo suono
quando bacia la terra,
non conosco il suo fulmine
che dal nembo si sferra.
Solo questo, Signore,
voglio dirti in quest’ora
mentre giunge un profumo
che il mio cuore rincuora.
Fa che duri e non muoia
come un fiore in un pugno
in un tempo irreale
questa pioggia di giugno.
L’ha ripubblicato su adoraincertabloge ha commentato:
Credo che non ci sia un giorno migliore per recuperare questa poesia…
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