Mia sorella scrive ieri. Di mia madre, di me, di noi.
Trova le parole che io non trovo per raccontare di una mamma che oggi compirebbe 85 anni.
Lo fa con le parole di un amore che solo lei è capace di restituire.
E tutto quello che scrive mi commuove e mi riguarda oltremisura.
Nutro un unico dubbio e qui lo voglio condividere con lei. Clo sono certo che il nonno fosse integro ma non sono sicuro che fosse felice. Per il resto solo: grazie.
“Di te conosco due date.
Una di queste ricorre oggi: sei nata nel primo giorno di dicembre.
Mi riesce difficile immaginarlo quel momento: tu aggrappata ad un seno (che invece ricordo bene), quello di tua madre.
Il freddo del tuo paese, che il primo dicembre è già inverno da un bel po’. Neanche fossimo a latitudini diverse.
Penso a tuo padre col naso rosso, il viso leggermente screpolato, felice ma integro.
Felice ma INTEGRO come l’ho sempre visto, come l’ho conosciuto e lo ricordo.
E tua madre che lamenta mille dolori: credo che i suoi occhi celesti siano stati splendenti, sei stata la prima, amata moltissimo.
Sei stata “prima”, in tutto, bisogna riconoscertelo.
Lo sforzo di immaginazione, in relazione a te, devo farlo ad ogni costo. In certe giornate ci ho lavorato come ai frame di una pellicola.
Così vicina così lontana. Fatta di pixel.
Ho cercato di vedere tutto.
Ho provato a pensarti mentre crescevi, calma e giudiziosa, lenta e meticolosa. Ti ho guardata mentre giocavi e facevi vincere gli altri, per farli perdere l’attimo dopo. Non credo fossi remissiva.
Sono, financo, riuscita a vederti dentro il tuo primo amore: quello per un giovane bello e garbato. Voleva diventare medico, vero?
Ma ha tolto il disturbo ancora prima di te.
Ho cercato di sentire il tuo strazio, il dolore di averlo perso che neanche lo avevi trovato. Certi dolori uccidono, vero?
Ma poi ti ho rivista mentre ti innamoravi di nuovo di un uomo un po’ bambino. Uno di quelli da prendere per mano e trascinarselo. Credo ti abbia fatta arrabbiare molto, penso anche che ti abbia fatto innamorare altrettanto. Ha riacceso la luce.
Ti ha illuminata così tanto da renderti madre: oddio, immaginarti madre è la cosa più difficile, non ci crederai.
Prima è nato il tuo piccolo maschio che se lo vedessi oggi capiresti che è tutt’altro che piccolo. Tuo figlio è un grande. Ti ho pensata dentro questo amore esclusivo fatto di te e di lui. Sguardi e braccia tese.
Credeva che esistessero i marziani e li ficcava dentro un presepe natalizio.
E oggi, il bambino di allora, si stupisce della bizzarria suoi figli.
Quest’uomo ormai grande e anche piccolo. Ti somiglia tanto, sai?
Alla fine, l’estremo tentativo, lo sforzo ardito l’ho fatto sempre nell’immaginarti sorpresa del mio arrivo.
Lo so, stai zitta, non giustificarti. Non serve.
Non mi aspettavate, ma da buona rompiballe sono arrivata.
Immaginarti, mamma, che sforzo immane.
Immaginarti è che non ci sono sinonimi, è che non ho mai trovato le parole, ho dimenticato i tuoi gesti e la tua voce. E’ immaginarti.
Mamma. Parola strana. Mai pronunciata.
Da quattordici anni ascoltata con meraviglia e stupore.
E di questo ti faccio dono oggi, mamma. Oggi che fai il compleanno.
E’ la prima volta che lo festeggiamo. Nessun coraggio prima.
Ti regalo il mio “mamma”, quello di cui mi è stato fatto dono, pronunciato da mia figlia e ascoltato già centinaia di volte.
Così butto via l’immaginazione e abbraccio la realtà.
Prendo una bella carta da regalo e, chiusa da un bel fiocco, ti regalo il suo “mamma”
A far finta che oggi, anche solo per un attimo, noi si sia state, per la prima volta, tutte e tre insieme“.
siete belli.
Le sorelle (la tua, la mia) hanno occhi grandi che sanno vedere negli angoli remoti.
ml
"Mi piace""Mi piace"
Grazie per aver condiviso queste bellissime parole!
"Mi piace""Mi piace"
grazie a te per averle lette…
"Mi piace""Mi piace"
Mi sono commossa.. vi conosco e vi ammiro sempre.. vi voglio bene!
"Mi piace""Mi piace"
grazie di cuore…
"Mi piace""Mi piace"