Ogni mattina, quando giro attorno alla montagna per entrare nell’oriente mi sento un poco come colui che compie un viaggio che lo porterà al cospetto della persona amata.

Lo corteggio

Lo corteggio.

E un carteggio di sguardi e raggi si dipana fra me e lui

mentre mi appresto al periplo della montagna che ci divide.

Lo corteggio.

E peggio per chi non vive il maggio e si accontenta

di credere che sia autunno anche se lui splende sempre.

Lo corteggio

e reco l’omaggio di un paggio distratto che vive

a soli otto minuti di distanza e a volte si sente lontano anni luce.

Lo corteggio

e quando fra l’Utveggio e il seggio del falcone lo vedo apparire

stringo gli occhi e il cuore sento sciogliersi in petto.

10 pensieri su “Lo corteggio

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