L’abbiamo costruito bello e forte, non è vero mio Adorato.
Lo abbiamo costruito resistente, con i suoi tre torrioni impavesati di bandiere di carta e pezzi di canna.
Lo so che ieri ti abbiamo dato un dispiacere, lo so che ieri, nonostante il sole, la giornata è cominciata male e per me non c’è sole che regga alle tue lacrime.
Ma che posso dirti a discolpa mia e della mamma? Che non possiamo pensarti perso dietro ciò che non esiste, che non ce la facciamo ad immaginarti preso da una “irrealtà” virtuale che nulla aggiunge alla tua vita, che tanto sottrae al tuo tempo.
Abbi pazienza con noi mio Adorato, abbi pazienza, sviluppa anticorpi ché poi le cose verranno.
E di questo sono sicuro, perché quando ti ho detto (che avevi ancora gli occhi rossi e il mare, perfetto, si offriva davanti a noi in una mattina calda di ottobre): “Zaccheo lo facciamo un castello di sabbia?”, tu hai sorriso e mi hai detto di si.
L’abbiamo costruito bello e forte, non è vero mio Adorato.
Con quel bel corpo centrale, con il tetto tutto pavimentato di conchiglie raccolte dal Piccolo, con due contrafforti ad ancorarlo alle mura.
E poi abbiamo scavato assieme la porta di ingresso. La mia mano a scavare da un lato, la tua dall’altro. Non proprio allineati, come ci si aspetta da un padre ed un figlio che appartengono a due tempi diversi, eppure alla fine le nostre dita si sono trovate ed il collegamento era completo, e il castello aveva una porta.
L’abbiamo costruito bello e forte, non è vero mio Adorato.
E poi, una volta finito, ce lo siamo guardati da tutte le parti. Ci siamo distesi accanto, abbiamo appiattito la sabbia attorno, lo abbiamo guardato ancora dal mare, da dove sembrava un baluardo buono per contenere le onde della vita.
Ed io, che sempre mi lamento perché la vita non ti dice mai che quella è l’ultima volta che stai per fare una cosa, questa voltà l’ho capito che quello era il nostro ultimo castello di sabbia.
Ché forse domani, sicuramente fra un anno, non ci sarà più tempo per i castelli di sabbia. Chè nel tempo nuovo nel quale stai entrando spero proprio di poterti accompagnare nella costruzione di tanto altro, ma un castello di sabbia assieme non lo faremo mai più.
E allora, sotto quel sole di ottobre, io sono stato felice di alzare ancora una volta mura assieme a te, di intrecciare le mie dita alle tue creando tunnel, di appiattire la sabbia con il coltello e con le mani.
E poi ci siamo tuffati in quell’acqua ancora ricca del calore dell’estate per togliere via tutti i granelli, per scacciare via i brutti pensieri.
Ed io ti ho abbracciato forte e baciato con il cuore sulle labbra.
Che esperienza fantastica!
Tu che ti metti nei panni di un adolescente e descrivi in modo semplice e tenero l’ansia di un genitore che si rende conto come sia passata, per suo figlio, l’infanzia e insieme alle tue parole che sono come un acquerello a colori, c’è un senso di amore senza riserve.
Forse sarà l’ultimo castello di sabbia che avrete costruito insieme, ma verranno altri giorni in cui Zaccheo sarà di fianco a te o a seguire la tua ombra blu.
Per tutti i genitori arriva, prima o poi, il tempo di aprire uno sportello e far volare l’usignolo.
"Mi piace""Mi piace"
è vero…è di quello ceh voelvo parlare….
"Mi piace"Piace a 1 persona
Hai la fortunata dote di saper cogliere i momenti più preziosi, da custodire per sempre nel cuore!
"Mi piace""Mi piace"
penso anch’io di essere molto fortunato…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sei un padre poeta, poeta d’amore!
"Mi piace""Mi piace"
un padre poeta? E’ bello…grazie.
"Mi piace"Piace a 1 persona
L’ha ripubblicato su adoraincertabloge ha commentato:
SEmbra essere passato un secolo. Questa estate che viene lo fai ancora un castello di sabbia con me, mio Adorato?
"Mi piace""Mi piace"