Sembra che non dovrò più sentirne il bisogno, provarne nostalgia. Vado via da li e penso “forse è l’ultima volta” e non sento tanto male dentro perché ogni volta troppo forte è l’onda di emozioni che mi travolge mentre sono li e me ne vado quasi con sollievo.

Poi piano il bisogno di quei luoghi, di quelle persone ricomincia a crescere.

Oggi, nuovamente sento forte il bisogno di andare. Di tornare.

le parole che seguono le ho scritte alla viglia di una delle mie missioni in Tanzania.

Valgono anche oggi.

Terra Rossa

Sembra che la Terra Rossa vada via in fretta.

L’acqua chiara di questo posto la scioglie con facilità

E in breve non ne lascia traccia neanche nei nostri capelli,

Nelle nostre unghia, nelle nostre orecchie.

Insieme ad essa sembra che in fretta scompaiano

Il ricordo del vento dell’altopiano,

Il sapore della polenta bianca,

Il dono del guardare diritto,

Il kamuene del mattino.

Per un po’ torniamo quindi

Alla cura del nostro tempo,

del tempo che crediamo reale,

immemori di quella Terra Rossa che sembra scomparsa.

Ma la Terra Rossa è sottile

E conosce tutte le fessure della nostra miseria

E porta con se semi spietati

Che germogliano anche nell’aridità e nel freddo di questo luogo.

Sembra, dicevo, perché passa poco

Che sentiremo ancora il camaleonte ad artigliarci il braccio,

Il suono che fa la zappa sui quarzi dei campi,

I watoto che ci cantano in cuore

E la Terra Rossa ad imbrattarci le mani.

11 pensieri su “Terra rossa

  1. A me sembra tanto che quella terra rossa lì ti sia entrata nel cuore e allora… non c’è più niente da fare, ci resterà per sempre e, se tornerai, te ne entrerà dell’altra e il tuo male peggiorerà. 🙂

    "Mi piace"

Lascia un commento