Stamattina mi sembrava di essere sull’altopiano.

C’era lo stesso vento. Per la verità non proprio lo stesso. Quello di oggi odorava di mare in tempesta mentre sull’altopiano si respira un vento che sa di terra d’Africa, di eucalipti e di lontananza. E porta odore di Malawi, e di Zambia e io a volte riesco perfino a sentire il profumo del Lago Nyasa, lo stesso di quando mi sveglio la mattina e ne percorro le sponde colmo di una gioia inesprimibile.

Stamattina mi sembrava di essere sull’altopiano.

C’erano le stesse nuvole. Che ad essere sinceri erano però abbastanza diverse. Quelle di oggi poggiavano la loro ombra sul mare violaceo e rincorrevano un orizzonte che le teneva al guinzaglio. Sull’altopiano le nuvole sembrano spugne messe a seccare su un telo azzurro, sembrano stracci che lavano il cielo e lo spingono oltre il limite che solo l’Africa sa immaginare.

Stamattina mi sembrava di essere sull’altopiano.

C’erano gli stessi uccelli in volo. Anche se ad essere sincero quelli di oggi erano gabbiani che corteggiavano la fabbrica delle nuvole e si tenevano in equilibrio fra mare e terra, fra l’uomo e il mondo selvaggio. Sull’altopiano invece ci sono le cicogne impettite e candide che misurano a passi ampi i campi d’erba lucente. Ci sono i falchi che insidiano le galline e che giocano con il vento lasciando che questo gli insegni ogni giorno una danza nuova.

Stamattina mi sembrava di essere sull’altopiano.

C’era nell’aria lo stesso odore di fumo. Ma forse quello che sentivo oggi era l’odore degli scarichi, la puzza che emana dal cattivo vivere di gente che non ha mai imparato ad amare la propria terra. Sull’altopiano ogni mattina si respira il profumo della legna bruciata. E’ un solo profumo, un profumo che non porta con se il nome di chi quel lusso può permettersi ma nel mio cuore racconta di capanne tiepide con il tetto di paglia che emana vapore, e di bambini lavati e lucidi di cera, e di polenta calda da mettere a coppa fra le dita per raccogliere verduta o legumi.

Forse stamattina, se vogliamo dirla tutta, se vogliamo essere sinceri fino in fondo, non sembrava di essere sull’altopiano. Ero io che mi sentivo li.

Stamattina il mio cuore era sull’altopiano.

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