Il bene che modella le nuvole

Non si dovrebbe parlare così bene di una suocera. Non è normale, va contro secoli di tradizione antisuoceristica, non sta bene.

Fatto sta che io non riesco a fare altrimenti. E’anche una delle persone alle quali ho dedicato questo blog.

Adesso poi con il suo cellulare si è messa a fare fotografie.

Mia suocera ha una capacità. Anch’io ce l’ho ma non sono ai suoi livelli.

Mia suocera vede il buono e il bello anche li dove non ce ne è nemmeno una vaga traccia.

E fino a qui. Solo che evidentemente questa dote in lei deve essere diventata una specie di potere parapsicologico.

Non so se seguivate diversi anni fa tutte le discussioni e le polemiche che si accesero attorno alla figura di Yuti Geller. Il “Parapsicologo” in questione (per il quale poi è stata confermata la bontà del prefisso “para” ma seguito da un’altra parola che lascio sottintesa) era famoso soprattutto per la sua capacità di piegare i metalli e in particolare se la prendeva con le chiavi e i cucchiaini. Una sua capacità meno nota era quella (al tempo in cui le macchine fotografiche andavano avanti a forza di rullini) di riuscire ad impressionare con la sola forza del pensiero una pellicola vergine contenuta all’interno di una macchian fotografica tendendosi a significativa distanza da essa.

Lasciando da parte quelli che sono stati i risultati degli studi seri sul personaggio in questione, devo dire che mia suocera secondo me ha sviluppato una capacità simile ma in epoca digitale.

Il suo vedere il bello e il buono dovunque secondo me la porta ad influire direttamente sulla realtà e a produrre foto che sono la diretta conseguenza di questa sua “visione del mondo”.

E siccome lei sa che io amo particolarmente le nuvole (assieme devo ammettere che formiamo veramente una coppia genero/suocera surreale) ecco a voi la serie di foto nella quale, io non ho dubbi, la sua capacità di vedere il bello ovunque ha influenzato la forma stessa delle nuvole ottenenedo uno statisticamente improbabile numero di nuvole a forma di cuore.