Fall

Era un momento in cui molte cose stava finendo.

Stava finendo prima di tutto l’estate e già le montagne attorno a Pacha Mama cominciavano a mandare i loro segnali autunnali soprattutto nelle limpide sere madonite.

Stava finendo un’esperienza decennale in quel centro nel quale molti di noi hanno lasciato il cuore. Lo sapevamo già, non ci sarebbe stato un domani per quel luogo anche se poi Pacha Mama lo abbiamo portato via con noi ché non appartiene a nessun luogo specifico perché appartiene a tutto il Pianeta e si declina nel nostro impegno quotidiano.

Stava finendo anche il tempo della grande innamoramento per un  metodo che non ha mostrato mai alcune elemento di debolezza se non nell’umana gestione dei fatti divini. Sarebbe venuta poi la stagione di una passione più matura che ancora, nonostante tutto, resiste.

Sono stati tre giorni di contemplazione in un settembre che sembrava non volere finire.

Non c’è nessuno di noi in quella foto, eppure ci siamo tutti. Perché c’è la persona che incarna la nostra passione, colui che disegna mappe attraverso le quali quotidianamente ci ritroviamo, c’è l’uomo che ci accmpagna con le sue parole affinché nessuno di noi smetta di dare nome alle stelle, c’è Steve che sembra sprofondato in uno dei suoi pensieri che domani ci offrirà una nuova emozione, una nuova relazione.

Questo post lo dedico a coloro che più di tutti sento vicini in questo viaggio sopra la nostra Navicella Solare, attraverso lo spazio cosmico, a prendersi cura della vita che in essa alberga.

Questo post che è di Steve, lo dedico a Veronica, a Marilena, a Paolo, a Gianni, a Luana, a Gabriella, a Marcello e a Gianluca: perché nessuno di noi si stanchi mai di continuiare a formare “Controllori delle Linee di Sgranocchiamento”.