Se per meravigliarvi

Se per meravigliarvi avete bisogno di credere ad un rabdomante che con la sua bacchetta di legno sia capace di trovare l’acqua è perché non siete mai andati per i meandri degli abissi di Monte Conca, o, in un tempo fuori dal tempo, non vi siete soffermati, increduli e commossi, sulla soglia della stanza delle pisoliti a Su Bentu nel cuore di un’Attlantide mai perduta.

Se per meravigliarvi avete bisogno di sentire il profumo che emana dalle carni di un santo è perchè non avete mai attraversato, in un giorno di novembre, i nespoleti che si affacciano sul mare, non siete mai andati giù verso Cala della Disa in una mattina di settembre a nuotare nel profumo della salsapariglia, non vi siete mai inginocchiati sulle taglienti evaporiti ad immergere il naso nell’azzurro cobalto del giaggiolo.

Se per meravigliarvi avete bisogno di assistere al miracolo di una statua che lacrima è perché non avete mai passato una notte di scirocco al riparo delle cenge dalle quali, come fossero cortina, scende giù l’acqua delle Pisciarelle, mentre oltre l’Infernaccio la Sibilla vi osserva.

Se per meravigliarvi avete bisogno che qualcuno, dotato di misteriosi poteri, sia capace di predire il vostro futuro è perché non siete mai stati in novembre su una foce fluviale con gli occhi persi a leggere nel volo degli storni la storia del mondo e le vostre e le altrui vite.

Se per meravigliarvi avete bisogno di tutto questo è perché non avete mai vissuto o non vivete più, da tempo, su questo pianeta, in quest’angolo di universo.