Noi scriviamo e qualcuno ci legge. Sembra che la relazione si chiuda li. Emittente e ricevente. Il primo passo della comunicazione si compie e a noi spesso sembra che tutto in ciò acquisti il proprio significato, che ciò basti a se stesso.

Se mentre l’albero cade nel bosco c’è qualcuno che ascolta il suono che fa cadendo allora la comunicazione è avvenuta e a noi può bastare.

Poi però arriva il “commento” a scompaginare questo apparente equilibrio minimo. Il riflesso, il rimbalzo dell’emissione a volte non è un puro specchiarsi della comunicazione che al più produce il complimento, diventa esso stesso atto originale e poetico. Continua la comunicazione  con verso opposto, si fa riflessione non più nel senso ottico del termine ma nel senso umano, amplifica il segnale rendendolo più articolato e complesso, riuscendo, a volte, a trasformarlo in musica. 

A volte in questi mesi i miei post sono stati fatti oggetto di questo tipo di commento, a volte l’intero blog. E ogni volta chi è stato capace di produrre un commento del genere è come se avesse usato i miei scritti come una scala utilizzata per salire un po’ più in alto di dove ero arrivato io con le mie parole.

Ci sono diverse persone fra i blogger che seguo e che mi seguono che sono state capaci, con i loro commenti, di aggiungere qualche cosa, di migliorarne un’altra, di fornirmi ispirazione e a tutte loro sono profondamente grato.

C’è poi una persona che segue assiduamente questo mio blog. E’ una persona particolarmente cara e una fra quelle alle quali è dedicato dalla prima ora questo mio spazio.

Lei non commenta mai dentro il blog. Un po’ per difficoltà informatiche e un po’ per mantenere un contatto più diretto, commenta i miei post telefonicamente.

In questi giorni da lei ho ricevuto appunto un commento che se costituisce per me un complimento bellissimo credo che contribuisca a fare di questa persona una donna che è stata capace di costruirsi, con le parole e le azioni buone delle persone a lei care, un paio di robuste ali con le quali riesce a vedere con chiarezza e un senso di meraviglia sempre nuovo, il mondo dall’alto. 

Questa persona ha voluto commentare il mio blog, e in particolare il fatto che alla fine le tematiche da me affrontate sono più o meno sempre le stesse, con le parole di una poesia di Nazim Hikmet dal titolo “Concerto n° 1 in RE minore di J.S. Bach“: “Il miracolo del rinnovamento, mio cuore, è il non ripetersi del ripetersi“.

Davvero non ho parole per esprimerle la mia gratitudine, posso solo dedicarle l’intera poesia che ha anche contribuito a farmi conoscere.

Concerto n° 1 in RE minore di J.S. Bach

Mattino d’autunno nella vigna
fila per fila ceppo per ceppo i ceppi si ripetono
e i grappoli sui ceppi
e gli acini sui grappoli
e la luce sugli acini.

La notte nella casa grandissima e bianca
una luce dentro ciascuna
le finestre si ripetono

tutte le piogge che cadono si ripetono
sul suolo sull’albero sul mare
sulla mia mano il mio viso i miei occhi
e le gocce si schiacciano sul vetro

rinnovamento dei miei giorni
simili gli uni agli altri
differenti gli uni dagli altri

ripetersi dei punti a maglia
ripetersi nel cielo stellato
in tutte le lingue ripetizioni dei «t’amo»
e nelle foglie il rinnovamento dell’albero
e in ogni letto di morte il dolore
per la vita troppo breve

ripetersi della neve
che cade
della neve che cade leggera
della neve che cade a fiocchi
della neve che fuma come la nebbia
disperdendosi nella tempesta
che imperversa
ripetersi della neve che mi sbarra il cammino

i bambini giuocano nel cortile
nel cortile giuocano i bambini
una vecchia passa nella strada
nella strada una vecchia passa
passa una vecchia nella strada.

La notte nella casa grandissima e bianca
una luce dentro ciascuna
le finestre si ripetono
sui grappoli, rinnovamento di acini
sugli acini, la luce

camminare verso il giusto e il vero
combattere per il vero, il giusto
conquistare il giusto, il vero

le tue lacrime mute e il tuo sorriso, mio amore,
i tuoi singhiozzi i tuoi scoppi di risa, mio amore,
il ripetersi del tuo riso
dai denti bianchi brillanti

il mattino d’autunno nella vigna
fila per fila nodo per nodo i ceppi si ripetono
sui ceppi, i grappoli
sui grappoli, gli acini
sugli acini, la luce
nella luce. il mio amore.

Il miracolo del rinnovamento, mio cuore,
è il non ripetersi del ripetersi.

Sofia, 1959
Da “Poesie d’amore”

3 pensieri su “Ripetersi

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