Finiti i giorni di vacanza trascorsi fra il fiume e il mare. Spero che l’acqua mi abbia ritemprato. Lo scopriremo nel tempo che viene.
Una poesia di Gary Snyder è riemersa in questi giorni dalla mia personalissima “notte dei tempi”. Mi fa piacere condividerla con chi avrà voglia di leggerla.
Canto del gusto
Mangiare i germogli viventi di erbe
Mangiare gli ovuli di grandi uccelli
la dolcezza carnosa imbottita
intorno allo sperma di alberi oscillanti
Il muscolo dei fianchi e delle cosce di
vacche dalla voce quieta
l’impeto nel balzo dell’agnello
la sferzata che il manzo ha nella coda
Mangiare radici cresciute rigonfie
dentro il terreno
Nutrirsi della vita di punti viventi
aggrappolati di luce evocata
dallo spazio
nascosti nell’uva.
Mangiarsi l’un l’altro il seme
mangiarsi,
ah, l’un l’altro.
Baciare l’amante nella bocca del pane:
labbro a labbro.
E’ bellissima!
"Mi piace""Mi piace"
si, lo penso anch’io.
"Mi piace""Mi piace"
Molto forti le immagini che ci hai donato, la forza del fiume e della sua fauna è arrivata fin qui.
Credo che nel momento in cui l’hai scritta non eri più un uomo, bensì ti sei identificato e fuso in un tutt’uno con la natura imperiosa che hai vissuto.
Bella.
"Mi piace""Mi piace"
Cara Nadia mi piacerebbe avere scritto “Canto del Gusto” in realtà la ho solo rubata a Gary Snyder. A lui che, per fortuna, è ancora vivo va allora il tuo complimento.
"Mi piace"Piace a 1 persona
non lo conosco, recupero volentieri!
"Mi piace""Mi piace"
E’ uno degli ecofilosofi più importanti del nostro tempo, vale veramente la pena conoscerlo.
"Mi piace"Piace a 1 persona