Se si tocca la rete in un punto, la rete vibra nella sua interezza.

Ci lamentiamo delle vibrazioni da noi stessi procurate. Non riusciamo a cogliere la correlazione che c’è fra i nostri comportamenti sociali, le nostre abitudini ecologiche, e i problemi del nostro tempo.

Per questo il nostro tempo ci sembra così difficile da interpretare: subiamo gli effetti senza avere il coraggio di farci carico delle cause.

Il seguito lo prendo dall’edizione on line de Le Scienze di oggi.

Medio Oriente e Nord Africa nel corso del XXI secolo saranno stretti nella morsa del caldo estremo. L’allarme è lanciato da un nuovo studio pubblicato su “Climate Change” da  Jos Lelieveld, del Max-Planck-Institut per la Chimica a Mainz, in Germania, e colleghi dello stesso istituto e del Cyprus Institute, secondo cui le ondate di caldo sempre più frequenti, insieme alle tempeste di sabbia, potrebbero rendere sempre più problematica l’abitabilità di queste regioni, in cui vivono circa 500 milioni di persone

Se l’umanità continuerà a rilasciare anidride carbonica come fa ora, le persone che vivono in Medio Oriente e Nord Africa si dovranno aspettare circa 200 giorni caldi all’anno, secondo le proiezioni del modello”, ha spiegato Panos Hadjinicolaou, coautore dello studio. “Ciò significa che le condizioni di vita in queste regioni peggioreranno sensibilmente, anche perché ci si aspetta un incremento anche delle tempeste di sabbia: il tutto contribuirà certamente ad aumentare i fenomeni migratori”.

33 pensieri su “Causa ed effetto

          1. il problema, credo, è che chi di dovere, chi dovrebbe intervenire è così cieco che guarda solo al proprio tornaconto personale economico e non vede vantaggi nella risoluzione del grave problema ambientale. Quando il vantaggio, il più grande, sta tutto nel salvarsi la pelle

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                    1. i segnali sono chiari, eppure non ancora riesco a capire se coloro che fanno finta di nulla sono tutti volutamente ciechi o semplicemente ottusi per natura

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  1. Beh guarda caso gli effetti sono subiti dalle regioni che meno inquinano e sono meno industrializzate. Come a dire che l’occidente causa i problemi ma gli altri ne subiscono le conseguenze. La cosa che mi duole è che non si prendono mai provvedimenti immediati, ma si parla di piani da qui ai prossimi 30 anni.

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      1. Se agisci cercando di risparmiare la gente ti prende in giro. Sono sempre stata solita fare la spesa a piedi, visto che i supermercati sono vicini. Sai quante volte sono stata derisa perchè lasciavo l’auto a casa? Che senso ha sprecare benzina, logorare freni e frizione se il negozio dista 500 metri da casa tua?

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              1. Si. So che però da qualche tempo a questa parte molti stanno prendendo la mia abitudine, sia di andare a fare la spesa a piedi,sia in Chiesa che dista circa un chilometro. So cosa significa quando c’è chi fa lo spaccone con il fuori serie.

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  2. Purtroppo non c’è molta sensibilizzazione verso i bisogni del nostro Pianeta, che poi sono strettamente correlati ai nostri, ma sembra che nessuno riesca a capirlo fino in fondo. Forse abbiamo troppe presunzioni, forse non crediamo davvero possa abbattersi su di noi da un momento all’altro qualche catastrofe naturale. Se le condizioni del Pianeta e dell’Ambiente degenerano di certo noi non ci salveremo.

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