Ad un certo punto della mia esistenza mi sono detto che c’era troppa musica per una vita sola (un po’ come Massimo Troisi con i libri) e quindi ho fatto una scelta: mi sarei dedicato quasi esclusivamente alla musica italiana.

Ogni regola naturalmente prevede alcune eccezioni e in questi anni, di tanto in tanto, mi sono concesso qualche “incontro clandestino” con la musica straniera.

I Beatles naturalmente (per i quali il mio amico Dario fu per me perfetto anfitrione), Simon & Garfunkel (e loro meritano un post a parte), gli ABBA, ma soprattutto John Denver.

Non so davvero quando lo ho scoperto. Mi sembra che mi abbia accompagnato da sempre. Forse è entrato nella mia vita grazie alla pubblicità di un materasso che utilizzava come colonna sonora la bellissima “Rhymes and Reasons”, forse è accaduto prima, non ricordo.

Di sicuro con lui ho una specie di rapporto di identificazione. Mi ci ritrovo in tutto. Questa sua poetica post trascendetalista, la professione quasi panteistica che viene fuori da molti suoi testi, il mito dell’aviatore solitario e maledetto un po’ alla Antonine de Saint.Exupéry che lo spinge fino al tentativo di fare l’astronauta (e provocherà la sua morte), il suo essere volitivo e passionale fino al punto, nel momento di maggiore crisi con la sua prima moglie, di tagliare in due con una sega a motore il letto nuziale che aveva costruito per lei. Sono tutte immagini che mi corrispondono o alle quali vorrei corrispondere.

E poi alcune storie da lui cantate che sono storie della mia vita o, che sono certo, lo saranno, fino a pensare (e qui si facciano avanti gli psichiatri che sono in ascolto) che almeno una delle sue canzoni sia stata scritta “proprio per me”. Infine una delle strofe di una sua canzone è l’incisione che il mio amico Claudio (bravissimo orafo palermitano) ha inciso all’interno delle nostre fedi nuziali. 

Già una volta in questo blog ho tradotto una sua canzone. Adesso voglio cominciarlo a fare come fosse un tributo (povero John Denver…anche questo doveva capitargli), e questa volta con una canzone che è per me “futuro prossimo”.

Poems, Prayers and Promises

Ho pensato ultimamente

Alla mia vita       

A tutte le cose che ho fatto

E a ciò che è stato

E non riesco ad accettare

nella mia mia mente

il fatto che odierò vederla finire.    

Ho visto tanto sole  

Ho dormito all’aperto sotto la pioggia

Ho passato una notte o due da solo     

Ho conosciuto i piaceri della mia signora

Mi sono fatto qualche amico

E ho passato del tempo a casa mia    

E voglio dirlo adesso

Che tutto sommato è stata una bella vita

E che è bello adesso 

Avere la possibilità di andare in giro senza far nulla

E giacere lì accanto al fuoco

E osservare la sera inoltrarsi

Mentre tutti i miei amici e la mia vecchia signora

Siedono attorno e si passano la pipa

E parlare di poesie e preghiere e promesse

E delle cose in cui crediamo       

Di come è dolce amare qualcuno    

Di come è giusto averne cura

Da quanto tempo dura      

E di cosa sarà domani

E che ne è stato dei nostri sogni

E tutti i ricordi che condividiamo.

I giorni passano così velocemente adesso

Le notti invece sono spesso lunghe

E il tempo intorno mi sussurra quando è freddo

I cambiamenti in qualche modo mi spaventano

Eppure devo ancora sorridere

anche se non sono felice di invecchiare  

Nonostante la mia vita sia stata buona per me

C’è ancora tanto da fare   

Così tante cose che la mia mente non ho ancora conosciuto

Mi piacerebbe creare una famiglia

Mi piacerebbe salpare via

E ballare attraverso le montagne della luna.

E voglio dirlo adesso

che tutto sommato è stata una bella vita

E che è bello adesso 

Avere la possibilità di andare in giro senza far nulla

E giacere lì accanto al fuoco

E osservare la sera inoltrarsi

Mentre tutti i miei amici e la mia vecchia signora

Siedono attorno e si passano la pipa

E parlare di poesie e preghiere e promesse

E delle cose in cui crediamo       

Di come è dolce amare qualcuno    

Di come è giusto averne cura

Da quanto tempo dura      

E di cosa sarà domani

E che ne è stato dei nostri sogni

E tutti i ricordi che condividiamo.

18 pensieri su “Poems, Prayers and Promises

  1. È così vasto il patrimonio musicale a nostra disposizione! È quasi come tutto lo scibile umano😊, o semplicemente fa parte di esso. Ricollegandomi all’articolo dell’amica blogger “cheocchigrandi”, mi viene da dire che la musica è empatica. Ci capisce, parla di noi, crea connessioni. Grazie per avermi fatto conoscere John Denver! 😊

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