A volte i percorsi complessi e articolati sono belli. A volte invece inutili e persino dannosi.
Quest’anno l’inverno sulla mia isola non c’è quasi stato. La condizione che fra poco descriverò si è quindi realizzata anche durante l’inverno. Ma adesso viene la stagione in cui questo “percorso diretto” si realizzerà quotidianamente. e questo, non posso negarlo, mi da gioia.
Molte persone per il quotidiano rito del lavarsi utilizzano acqua che viene scaldata attraverso l’elettricità. Questa elettricità nella maggior parte dei casi da noi in Sicilia viene prodotta attraverso l’uso di derivati del petrolio che vengono bruciati all’interno delle centrali elettriche.
Proviamo a seguirne il percorso. Parecchi milioni di anni fa, da qualche parte sul pianeta, uan foresta ha cominciato ad accumulare energia attraverso la fotosintesi dal sole. La ha accumulato all’interno dei propri tessuti. Questo è il miracolo di cui sono capaci le piante. Poi questa foresta e tutti gli organismi in essa contenuti in qualche modo sono entrati nei cicli geologici del nostro pianeta. Si sono trasformati in sostanze ancora ricche di quell’energie che per una gran quantità di tempo sono rimaste immagazzinate nel sottosuolo. Qualcuno negli ultimi mesi le ha prelevate in un posto che si suppone lontano da qui. Ha utilizzato macchinari molto raffinati per farlo e un impianto organizzativo altamente tecnologico. Dopodiché con un grande consumo di energie (provenienti di sicuro dalla stessa fonte) le ha mandate da qualche parte in cui queste sostanze sono state raffinate. Nuovamente sono state spostate e finalmente sono giunte alla centrale elettrica (anche quello un impianto altamente tecnologico) che ha provveduto a produrre l’energia elettrica necessaria a scaldare l’acqua nei diversi scaldabagni. Nel fare questo ha immesso in atmosfera una gran quantità di anidride carbonica. La stessa che sta producendo tutti i danni che ben conosciamo al clima del nostro pianeta. 150 milioni di anni per accumulare ed immagazzinare questa energia e questa anidride carbonica, pochi giorni per dissipare questa energia e restituire l’anidride carbonica in atmosfera.
C’è chi riscalda l’acqua utilizzando il gas, per lo più metano, ma non soltanto. Anche in questo caso si tratta di un percorso lungo nello spazio e nel tempo molto simile a quello che ho descritto precedentemente. Accediamo con grande leggerezza ad una risorsa accumulata in milioni di anni. Una risorsa che se si riprodurrà lo farà in un tempo che sfugge completamente alla nostra percezione, alla nostra possibilità di dargli un senso nell’arco di una vita.
Io ieri sono tornato a casa e il mio bravo pannello solare aveva fatto il suo lavoro. Da scadente copione della foglia, quale è, aveva accumulato durante tutta la giornata energia termica all’interno del nostro boiler. Con una pazienza tipica delle macchine aveva, grado dopo grado, fatto salire la temperatura e il boiler gli aveva dato una mano per far si che questa temperatura non si disperdesse.
Io ieri sera, sentendomi in relazione diretta e profonda con la nostra stella e con gli effetti meravigliosi che è capace di produrre, mi sono fatto una meravigliosa doccia con il sole.
non riesco a mandarti i commenti
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Ho un mio pensiero sull’ energia… E il tuo merita davvero grandi applausi… 😀
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i tuoi applausi alimentano questo blog…
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😀
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Che bello fare una doccia con il sole, meraviglioso…difendiamo il nostro pianeta, è l’unico che abbiamo…
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