Lungo il suo percorso di autoconsapevolezza l’universo pone una serie di pietre miliari. Siamo noi l’obiettivo (questo mi piace pensare) ma prima di noi ed assieme a noi ci sono tanti altri esseri che abitano questa “navicella solare” e che partecipano della stessa “festa percettiva” (anche se a quanto pare siamo solo noi quelli che arrivati al buffet si abbuffano!).
Venimmo alla luce quando il primo occhio si è aperto su questo universo. Venimmo alla luce quando questo universo fu capace di produrre il primo recettore in grado di decodificare ed apprezzare le onde prodotte da diverse emittenti in quel determinato settore dello spettro. Veniamo alla luce ogni giorno quando apriamo gli occhi su questo mondo per noi sempre più difficile da interpretare (in questo post alcune delle foto presenti oggi sulle pagine di National Geogaphic Italia) .
Eppure lui racconta sempre la stessa storia, proietta in fondo sempre le stesse immagini. Sta a noi aprirci ad una nuova storia percettiva, a noi ripulire “le finestre della percezione”, a noi porci in “ascolto”, a noi raccoglierci, a noi accogliere, a noi riflettere, a noi contemplare.
Fino a che siamo in tempo.