Non nutro grande interesse nei confronti degli oggetti. Credo che nella mia vita ci siano una decina cose alle quali tengo particolarmente. Si tratta per lo più oggetti funzionali e belli (per me e nella misura in cui può esserlo un pezzo di artigianato) o nei quali si condensa una storia personale alla quale tengo molto.
A memoria direi: un orologio ereditato da mio nonno, un bastone con inciso un gufo, un kit da escursione per acquerelli, una mini batteria da cucina per il trekking, una cesta/zaino da pic nic, la pecorella in gomma che mi hanno regalato quando ho compiuto un anno e poco altro.
Uno di questi è il mio calendario perpetuo (proprio quello che si vede all’inizio di questo post).
Mi ricordassi chi me lo ha regalato (e questo già contravviene alla questione della “storia personale”)! Forse me lo sono regalato da solo. Davvero non ricordo più. Ma mi accompagna da molti anni ormai. Più volte messo da parte e poi nuovamente recuperato. In esso ho raccolto le date dei compleanni delle persone a me più care, anniversari che voglio ricordare e celebrare, momenti che ho voluto cristallizzare fra le righe di un calendario.
Esso costituisce, a tutti gli effetti, la “memoria storica” di questo blog, il contenitore di tutto ciò per il quale, espresso in una data, vale la pena di celebrare.
Altro “pezzo” di te che hai condiviso con noi…appeso nella stanza a me più cara, la cucina!
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ma almeno tu ti ricordi come me lo sono procurato?
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Lo ricordo da sempre a casa tua, ma sconosco la provenienza…mi sa di cosa anglosassone…qualche tua puntata a Londra?
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Io e Vera non riusciamo a ricordare…forse è così…
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Secondo me il tuo calendario perpetuo è precedente al tuo incontro con Vera…
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Vera invece ricorda che sia arrivato “dopo di lei”…resterà un mistero…il che lo rende ancora più “magico”…
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