Sono già passati diciassette anni da quando Fabrizio De Andrè ci ha lasciati. Diciassette anni senza una sua parola nuova. Abbiamo perso tanto.
Probabilmente sarebbe bene celebrare solo la nascita di persone che, senza che tu le conosca, finiscono per costituire un punto di riferimento così importante nella tua vita. Io oggi comunque celebro.
Fra tutte le canzoni che avrei potuto scegliere ho deciso di inserirne in questo post una che amo profondamente, che costituisce per me uno stupendo inno di pace e tolleranza e che, nell’interpretazione di Fiorella Mannoia, in un determinato passaggio, ha prodotto, contemporaneamente, in me e in mia moglie un bel pianto accorato.