Nei giorni scorsi, chi è riuscito a sottrarsi alla “frenesia del regalo” si sarà reso conto di come anche quest’anno (e forse un po’ di più degli altri anni) tutti i negozi, grandi e piccoli, hanno proposto aperture assurde. Supermercati aperti fino alle 21 del 24 dicembre. Negozi aperti perfino il giorno di Natale.

Il mio “blog negozio” (in coincidenza con le mie ferie di fine d’anno) osserverà nei prossimi giorni orari molto ridotti garantendo solo i pochi post che mi permetteranno di non sottrarre tempo ai miei bambini, a mia moglie e alla contemplazione del pianeta.

A giustificazione e a commento lascio questo pezzo tratto dal libro di Moni Ovadia dal titolo: “Contro l’idolatria“.

…me ne avvidi alcuni anni or sono a New York un venerdì di primavera verso le 15, sulla soglia di un negozio di elettronica gestito da ebrei ortodossi che volevo varcare per fare acquisti.. Una gentile signora mi fermò e mi disse: – mi rincresce, ma stiamo chiudendo.

Protestai che lo sabbat iniziava alle 17,30. La signora mi domandò se fossi ebreo, dissi di sì, allora soggiunse: – e non capisce?

– Che cosa dovrei capire? – replicai. – Lo sabbat inizia fra più di due ore.

– E lei vuole che io riceva lo sabbat così. Non vuole che mi faccia una doccia? Che mi cambi d’abito?

Solo allora capii e ricevetti una memorabile lezione di timing. La gentile signora aveva guardato in anticipo il suo orologio per accedere con dignità alla dimensione sabbatica, che bandisce i confini, i ruoli e le disuguaglianze per erigere il tempo a santuario dell’essere umano.

2 pensieri su “Onorare lo Shabbat

  1. Sarebbe bello arrivare anche solo la domenica con un minimo di “preparazione” così da viverla in maniera completa e non correndo o in modalità ordinaria!

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