Per quello che ne sono soltanto in due si sono cimentati con queste sillabe nel tentativo (riuscito in entrambi i casi) di ricondurle a “materia poetica”. Si tratta di Renzo Pezzani e di Eugenio Montale…a voi il “gusto” del confronto.

Sul tagliere

Sul tagliere gli agli taglia.

Non tagliare la tovaglia.

La tovaglia non è aglio

e tagliarla è un grave sbaglio.

Renzo Pezzani

 

Meriggiare pallido e assorto

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe dei suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

Eugenio Montale, da Ossi di seppia

Un pensiero su “Due voci per Glia e Glio

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