Quasi venti anni fa incontravo per la prima volta il mio amico Gianni fra i monti dell’Abruzzo. Da allora abbiamo percorso assieme tanti sentieri. Non è andata sempre bene. Ma siamo ancora qui a a disegnare mappe e a produrre sogni.

In questo giorno solstiziale voglio dedicare a lui questo post e le parole di Gary Snyder dal suo libro “Nel mondo selvaggio” con l’augurio di un inverno freddo e piovoso.

Le lezioni che impariamo nel mondo selvaggio diventano il galateo della libertà. Possiamo goderci la nostra umanità, con il suo spettacolare cervello e la sua vibrante sessualità, le sue ambizioni sociali e i suoi ostinati malumori, senza ritenerci né più né meno di qualsiasi altro essere. Possiamo accettarci tutti come esseri uguali che, scalzi, dormono sullo stesso terreno. Possiamo smettere di sperare di essere eterni e di lottare contro la polvere. Possiamo allontanare le zanzare e i parassiti senza odiarli. Senza aspettative, attenti e sufficienti, grati e prudenti, generosi e diretti. Momenti di calma e di chiarezza ci sorprenderanno mentre, fra un lavoro e l’altro, ci puliamo il grasso dalle mani e guardiamo le nuvole che passano. Un’altra gioia è quella di sederci, quando il lavoro è compiuto, e bere il caffè con una persona amica. Il mondo selvaggio ci chiede di conoscere il terreno, salutare tutte le piante, gli animali e gli uccelli, attraversare i torrenti, salire le cime e infine raccontare una bella storia quando siamo di ritorno a casa.

E quando i bambini sono tranquilli a letto, in una delle grandi feste dell’anno, come il Quattro Luglio, Capodanno o Halloween, possiamo tirare fuori un po’ di alcolici e mettere su della musica, e gli uomini e le donne che sono ancora fra i vivi possono lasciarsi andare e diventare davvero selvaggi. Questo è l’ultimo significato di ‘selvaggio’: il significato esoterico, il più profondo e il più spaventoso. Quelli che sono pronti per incontrarlo, gli andranno incontro. Per favore, non riferite queste cose ai non iniziati“.

8 pensieri su “Le lezioni del Mondo Selvaggio

  1. caro amico Francesco sentieri ne abbiamo fatti di tutti i tipi, e altri ne faremo, ma sempre è stato bello, interessante ed utile, perché vissuti con il cuore, con grandi ideali e con rispetto e intelligenza. e soprattutto attraverso il mondo selvaggio della nostra mente e aspirazioni.
    grazie per condividere questo giorno magico anche con me, per ricordarmi con la forza delle parole di Gary Snyder, quanto io e te apparteniamo al mondo selvaggio.
    un abbraccio d’albero

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